La lotta greco-romana è uno degli stili di lotta olimpica più antichi ed è stato presente nei Giochi Olimpici moderni sin dalla loro prima edizione nel 1896. Originariamente conosciuta come "lotta classica", essa è stata rinominata in "lotta greco-romana" per distinguere questa disciplina dalla lotta libera.
Nella lotta greco-romana, gli atleti combattono a torso nudo e indossano solamente calzoncini aderenti detti "calzettini". L'obiettivo principale è quello di abbattere l'avversario e ottenerne il controllo attraverso prese ed immobilizzazioni. I colpi e i calci non sono permessi in questa disciplina.
La lotta greco-romana prevede un punteggio basato sull'esecuzione di tecniche di abbattimento, presa e immobilizzazione. Ogni azione viene giudicata dai cronometristi e dagli arbitri, che assegnano punti in base alla qualità e alla difficoltà delle azioni eseguite.
Le categorie di peso della lotta greco-romana variano a seconda delle competizioni, ma generalmente vanno dai 55 kg ai 130 kg. Gli atleti devono rispettare determinate regole per evitare infortuni, come l'uso di caschetti protettivi e divieto di eseguire mosse pericolose o illegali.
La lotta greco-romana richiede forza, velocità, resistenza e abilità tecnica. Gli atleti devono possedere una grande capacità di concentrazione e strategia per sconfiggere i loro avversari.
La lotta greco-romana è uno sport internazionale ed è spesso praticata a livello dilettantistico e scolastico. La competizione più prestigiosa in questo stile di lotta è il Campionato del Mondo di Lotta.
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